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ARCHIVIO POMPE DI CALORE

Scheda: Dati Legge 10 > Riscaldamento

I valori da inserire ed il relativo significato dei campi è riportato qui di seguito.

- Fluido Vettore Pozzo Caldo: selezionare il tipo di fluido. Questa informazione è utilizzata per nel calcolo della L10 della Regione Emilia Romagna;

- Tipo di Calcolo: determina i dati da inserire in questa maschera. Per il calcolo Analitico i dati da inserire sono quelli riportati nell'immagine qui a lato;

- TOL Temperatura Limite di Funzionamento: il valore qui inserito è un limite inferiore nel senso che per temperature di sorgente fredda inferiore al valore qui inserito la pompa di calore si spegne (energia resa = zero)

- Comportamento alla Temperatura Bivalente (CR>1): si definisce temepratura bivalente la temperatura alla quale il fattore di carico CR è pari ad 1. Se il comportamento è Alternato il programma scollega la pompa di calore in tale condizione (energia resa = zero), mentre se il comportamento è Parallelo la pompa di calore continua a funzionare e l'energia resa arriva da calcolo.

- Metodo di Calcolo del COP ai carichi parziali: la scelte possibili sono le seguenti: 1) Ipotesi A con diversi gradini e 2) Ipotesi B solo gradino a pieno carico. Nel caso 1) come mostra l'immagine qui a lato occorre inserire di potenza in output per ogni gradino, mentre nel caso 2) il gradino è unico.

- Dati Conosciuti di Input: definisce il tipo di dato di cui si dispone: 1) Potenza Output e COP oppure 2) Potenza Output e Potenza Elettrica Assorbita.

- N. Punti Sorgente Fredda: numero di temperature della sorgente fredda per cui si hanno di dati di resa;

- N. Punti Sorgente Fredda: numero di temperature del pozzo caldo per cui si hanno di dati di resa

- N. Gradini: campo che si attiva solo nel caso in cui il Metodo di Calcolo del COP a Carchi Parziali sia stato seleziona Ipotesi A con più gradini. Nell'inserimento dei gradini occorre tener presente che al gradino 1 occorre assegnare le massime potenze della pompa di calore, al gradino 2 la potenza ridotta e cosi via (potenza descrente).

- Cc: coefficiente di correzione della resa della pompa di calore a fattore di carico minore di CRmin

- CRmin: è il valore di fattore di carico minimo al di sotto del quale il programma deve correggere i dati nominali di output e COP secondo le formule riportate sulla UNI TS 11300-4.

 

L'immagine qui in basso invece mostra la maschera dove inserire i dati di output per il funzionamento ACS.

I dati di COP si inseriscono nelle relative tabelle che sono esattamente uguali a quelle viste per gli output, soltanto che il dato da inserire è in questo caso il COP.

Per quanto riguarda invece la parte raffrescamento, la maschera è diversa come si può notare nellì'immagine sottostante.

I dati da inserire in questa maschera per effettuare il calcolo della prestazione in raffrescamento sono i seguenti:

- Potenza Nominale: Indicare la potenza nominale della pompa di calore/chiller;

- Potenza Nominale degli ausiliari: Indicare il valore di ausiliari elettrici esterni al chiller. Cliccando sul pulsante in corrispondenza del campo si accede alla maschera che riporta alcuni valori di assorbimento elettrico di ausiliari esterni (Rif: Prospetto 9 UNI TS 11300-III)

- Coefficiente di Prestazione Energetica: inserire il valore nominale dato dal costruttore;

 

 Figura 4 35 - Archivio Pompe di Calore - Dati per il calcolo dei Rendimenti

- Coefficienti di Prestazione EER: inserire il valore di EER per fattori di carico pari al 100%, 75% , 50% e 25%. I valori di prestazione al di sotto del 25% del fattore di carico, se non sono noti li si calcola secondo la normativa UNI TS 11300-III cliccando sul relativo pulsante posto a lato di ogni valore.

- Differenza di Temperatura di riferimento fra acqua in ingresso e uscita all'evaporatore: Per pompe Aria-Acqua (è il caso dell'esempio riportato in figura) il valore nominale del salto di temperatura dell'acqua è 5°C. Tale valore, se diverso da 5, determina una correzione del coefficiente correttivo h2 (Rif.: Prospetto D.11-UNI TS 11300-III)

- Fattore di Sporcamento: Il valore di sporcamento di riferimento è 0.04403 [m2 K/kW]. Una sua variazione introduce un valore diverso da 1 del coefficiente correttivo h3 (Rif.: Prospetto D.12-UNI TS 11300-III)

- Utilizzo di miscela incongelabile su condensatore: se si attiva il check occorre inserire la percentuale di glicolein funzione della quale si determina il coefficiente di correzione h4 (Rif.: Prospetto D.13-UNI TS 11300-III). Valori nominali vanno da 10% a 30%.

- Sezione Esterna: Questo dato tiene conto dell'eventuale variazione di portata rispetto quella nominale e del rispettivo coefficiente correttivo da adottare. Selezionare una delle tre opzioni a disposizione: 1) Esterna 2) Canalizzata oppure 3) Con setti insonorizzati. Nel caso 1) nessuna correzione viene apportata alla resa mentre nel caso 2) in funzione della % di portata nominale, che occorrerà inserire, si determina il valore di h5 (Rif.: Prospetto D.14-UNI TS 11300-III). Nel caso 3 invece il valore del coefficiente di correzione h5 si pone pari a 0.93 automaticamente quindi alcun altro dato è richiesto all'utente.

- Condensatore remoto: nel caso in cui il condensatore è in posizione remota (sistema Split) occorre correggere la capacità di raffreddamento in funzione della lunghezza della tubazione in mandata che collega le due unità (interna ed esterna). Pertanto all'attivazione del check occorrerà inserire questo valore in un apposito campo che appunto appare solo al momento in cui il check è attivo.

Nel caso di unià Aria-Aria la finestra dati mostrata nella figura precedente (che fa riferimento ad una unità Aria-Acqua) cambia nel modo indicato nella figura qui in basso.

In questo caso (Aria-Aria) occorre impostare i seguenti dati:

- Velocità Ventilatore: fa riferimento alla velocità del ventilatore dell'unità interna. In funzione della velocità impostata (Alta, Media o Bassa) si determina il coefficiente correttivo h2 (Rif.: Prospetto D.1-UNI TS 11300-III)

- Sistemi Split con compressore a velocità fissa: questa informazione serve a determinare il coeffciente di correzione h3 (Rif.: Prospetto D.2-UNI TS 11300-III) che è funzione della distanza tra le unità interna ed esterna. Pertanto attivando questo check si afferma che si tratta di sistema Split e occorre inserire la lunghezza del tubo. I coefficienti correttivi sono calcolati per le lunghezze comprese tra 3 e 50 metri. Per valori esterni a questo range si utilizzano coefficienti correttivi degli estremi.

- Unità o Sistemi con sezione interna canalizzata: questa informazione serve a determinare il coefficiente correttivo h4 (Rif.: Prospetto D.3-UNI TS 11300-III) che è funzione della portata dei canali dell'unità interna, o meglio della percentuale riferita alla portata nominale (data dal costruttore). I valori di percentualevariano dal 80% al 120%. Per variazioni esterne a questo range vengono utilizzati i valori degli estremi.

- Unità o Sistemi con sezione esterna canalizzata o insonorizzata: questa informazione serve a determinare il coefficiente correttivo h5 (Rif.: Prospetto D.4-UNI TS 11300-III) che è funzione della portata dei canali dell'unità esterna, o meglio della percentuale riferita alla portata nominale (data dal costruttore). I valori di percentualevariano dal 80% al 120%. Per variazioni esterne a questo range vengono utilizzati i valori degli estremi. Nel caso di uso di Setti Insonorizzati il valore di h5 è automaticamente posto pari a 0.93.

Per unità Acqua-Aria i dati da fornire per la correzione della prestazione sono mostrati nella figura sottostante.

In questo caso l'unico valore diverso da quelli già visti per il sistema Aria-Aria è la presenza della valvola pressostatica/termostatica. Qualora non sia presente la valvola pressostatica/termostatica (il controllo non ha il check) e si tratta di unità a portata fissa occorrerà specificare il la Percentuale di portata Acqua ed il Fattore di sporcamento. I valori del fattore correttivo h5 (Rif.: Prospetto D.8-UNI TS 11300-III) dovuti a portata diversi dalla nominale variano per valori della percentuale compresi tra 65% e 130%. Per valori di percentuale di portata esterni a questo range il valore di h5 è quello degli estremi più vicini.

In caso di mancanza di valvola pressostatica/termostatica dovrà essere indicata l'uso o meno di miscela antigelo sul condensatore; nel caso di utilizzo di miscela antigelo occorre indicare la percentuale di Glicole.

Per unità Acqua-Acqua la maschera si modfica come in figura sottostante.

I dati da inserire sono già stati commentati per gli altri casi di unità.

Qualora si utilizzi il decreto Regionale Lombardia (n. 8745), data la differenza nel metodo di calcolo delle prestazioni della pompa di calore, la maschera di database si modifica come mostrato nell'immagine sottostante.

- Fluido Termovettore Pozzo Caldo: inserire la descrizione del fluido;

- Temperatura Nominale Della Sorgente esterna se variabile [°C]: inserire i gradi di temperatura della sorgente esterna;

- Potenza Nominale Utile del sistema di produzione [kW]: Dato di targa del componente relativo alla potenza nominale in riscaldamento;

- Rendimento di produzione ACS [%]: rendimento utilizzato dal programma per il calcolo dell’energia primaria per la produzione di acqua calda sanitaria

- Energia Elettrica COPe: inserire il COPe nominale in riscaldamento della pompa. Questo campo è funzione del tipo di pompa selezionato nella scheda Dati Generali. Qualora la pompa sia del tipo endotermica o ad assorbimento il COP è termico.

ATTENZIONE: Per quanto riguarda i valori di Cc la normativa UNI TS 11300 suggerisce il valore 0.9 in mancanza di dati del costruttore. In realtà, dato l'errore riportato nella formula della correzione del COP in funzione del fattore di carico (quando CR<CRmin) si suggerisce di inserire il valore (1-Cc) ossia in questo esempio (1-0.9)=0.1

VIDEO: Creazione di un pompa di calore in archivio